/// C’ERA UNA VOLTA… ODIENS /// CESINALI, AV (08-08)
8 Agosto, 2015Il 7 e 8 agosto il centro storico di Cesinali diverrà il punto di riferimento per ogni appassionato di musica in Irpinia e non solo. I ragazzi del “C’era una Volta Festival” quest’anno ci sono andati giù pesante con i gruppi e noi di ANHW siamo orgogliosi di essere media partner ufficiale della manifestazione. Vi presenteremo i gruppi che si alterneranno sul palco, vi faremo salire un po’ l’adrenalina, insomma vi faremo arrivare belli carichi a questa due giorni di musica e divertimento.
La musica è una questione di strane alchimie. Di aromi mescolati, come quelli che trovi in una buona miscela di caffè. Più sono numerose le influenze, più ricchi gli ingredienti, più stridenti gli elementi che si buttano nel calderone della creatività, più interessante sarà il risultato. Più saporita la pietanza: più buona la musica, dai, e usciamo fuori dalla metafora culinaria. Ad esempio – e gli esempi chiariscono sempre meglio di tanti giri di parole – sentite questo brano: si intitola Il fascino discreto della misantropia ed è l’ultimo singolo estratto dal primo lavoro della band romana Odiens, Prima incisione.
Schitarrate indie pop di marca anglosassone e americana fuse ad un’attitudine profondamente Sixties: quelli nostrani, ruspanti, gloriosi del beat italiano; ma anche quelli più eleganti e ricercarti dello “Ye Ye” francese, che si riflettono nella scrittura dei testi, ironici, sottilmente crudeli, mai banali. Basta ascoltare una qualsiasi delle loro canzoni d’amore, per ritrovarvi una spolverata d’ossessione e morbosità che s’allontana dal cliché dell’amore libero e spensierato tipico dei “Faboulous Sixties“; e che rimanda a schemi molto più contemporanei. Ascoltare Voyeurismo per credere.
Insomma, gli Odiens si presentano – nella loro musica – come una sorta di eroi dei due mondi, stabili a gambe aperte su due decadi: i ’60 e il primo decennio dello ’00. Tra uno ieri nostalgico, vagheggiato e reinterpretato; e un oggi rivisitato, risuonato, ma sempre vissuto – nella musica, nei testi, nella attitudine – alla luce dell’eleganza naif degli anni del beat. Una miscela perfetta e particolarissima. Un equilibrio di gusto, suono, modalità espressive non solito in questi tempi di plastica. Un sound vivo, stratificato, che, però, riesce ad arrivare anche alla massa grazie agli elementi moderni che ne contaminano la struttura: un sound adatto ad un ascolto easy o, per chi è dotato di accortezza, di maggiori strumenti, costruito su rimandi e i giochi d’incastro. Questi sono gli Odiens. Stasera sullo stage del C’era una volta festival, Cesinali, Avellino, Italia. Non mancate. Vi stupiranno, lo sappiamo!
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