Connie “The Hawk”Hawkins
26 Novembre, 2014Esistono più o meno 40 specie di falchi in giro per il globo, nascosti o in volo sulle foreste, dal Canada all’Australia passando per l’Europa e l’Africa, molti di loro raggiungono anche i 300 km/h in picchiata durante la cattura di una preda. Distinguere ogni specie l’una dall’altra è veramente un impresa poco facile ma quando si pronuncia il soprannome “The Hawk”-“Il Falco” in ambito sportivo e precisamente nell’incantevole gioco inventato dal professore Naismith, la figura di Connie Hawkins, appare immediatamente nel cielo, tra le nuvole sopra il “playground” estivo o sotto i riflettori nel vostro palazzetto dello sport. Cestista Americano tra i pro dal 1963 al 1976 con molte meno piume di un falco ma con una apertura alare maestosa, da i suoi 2 e 05 di altezza nel ruolo di ala grande/centro. Le parole di Larry Brown,mentre era coach ai Philadelphia 76ers in una intervista furono « È stato Elgin prima di Elgin, Julius prima di Julius, Michael prima di Michael. È stato semplicemente a livello individuale, il più grande giocatore che io abbia mai visto ». Una delle leggende di Rucker Park e del Rucker Tournament,torneo estivo tenuto ad Harlem dove si sfidava con Earl “The Goat” Manigault, Lew Alcindor (il futuro Kareem Abdul-Jabbar), Julius Erving e molti altri.
Ormai l’arte è diventata quasi tutta computerizzata, sono pochi gli artisti ed i disegnatori che usano una moleskine per rapportarsi ad uno stile underground. JoonBug è un ragazzo pieno di talento che non proviene ne da NY, ne da LA quindi di opportunità… ne ha avute ben poche. Recentemente ha lavorato con alcuni artisti di Detroit per le copertine dei loro rispettivi dischi come il prossimo in uscita di Black Milk. Lo stile è riconoscibile perché personale, crea su carta usando una semplice penna grafos e modificare il tutto poi a computer. Spero che alcuni di questi lavori ispirino altri artisti ad essere più originali cercando di “appezzottare” le cose, lo stile degli altri stimolando la mente a portare su di un foglio o su qualsiasi altra cosa se stessi. Ha giocato nella ABL (defunta lega statunitense che introdusse nel gioco per la prima volta la linea del tiro da tre punti) nella ABA (la lega in competizione con la NBA prima della fusione tra le due) e poi nella NBA vera e propria ma per 4 anni, dal ’63 al ’67 ha indossato anche la maglia degli Harlem Globetrotters.È nato Brooklyn nel 1942 e se sei cresciuto a New York come Connie, durante la segregazione razziale e le battaglie per abolirla, sulla tua pelle c’è più di un episodio dove le leggi stese da Jim Crow hanno lasciato una cicatrice indelebile. Fu cacciato dall’università dell’Iowa ingiustamente per gambling (gioco d’azzardo sulle partite truccate) e per lo scandalo point-shaving scoppiato a New York City, dove “il falco” non fu mai accusato e mai processato. Un cancro senza cura sul suo nome che lo ha accompagnato in ogni squadra in cui ha giocato e in tutti gli anni della sua carriera Connie passò ad urlare senza dizione il suo talento in campo, ad ogni allacciata di scarpa, in ogni singolo possesso, in ogni singolo secondo di ogni singola azione che ha giocato; quando gli arrivò la chiamata nel ’91 per la Hall of Fame alle 8:30 a.m. pianse con un crollo di gambe per l’emozione, segno di quanto amore avesse dato a questo sport e quanto gli fu portato via ingiustamente con quella falsità.
L’episodio che lo ha portato nell’albo dei campioni ogni epoca risale al 29 marzo del 1970, dove segnò 34 punti con 20 rimbalzi e 7 assist in faccia a tutti i Los Angeles Lakers scesi in campo quella sera guidati da: Wilt Chamberlain, Jerry West ed Elgin Baylor. Una bellissima serie finita a gara sette, dove il falco passava la palla dal post-alto e andava a canestro mentre teneva il pallone su di una sola mano con l’eleganza, la creatività e lo stupore come ogni prima volta difronte ad un opera di Leonardo Da Vinci. Negli sport una maglia e un numero ci aiutano a riconoscere un campione tra gli altri giocatori ma quando alzi gli occhi al cielo un falco lo riconosci subito ed Hawkins è stato ed è un cestista che vola grazie alle sue ali tra le stelle dell’intero universo, eludendo tutti i principi e le leggi fondamentali della fisica.
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