INVANIMATION /// AKIRA (1988).
15 Aprile, 2015Katsuhiro Ōtomo. Già il nome dovrebbe suggerirvi qualcosa. Se non lo avete mai sentito nominare, davvero non so dove avete campato negli ultimi 27 anni. Vuol dire che non conoscete uno degli autori più importanti della fantascienza mondiale. Vuol dire che sapete cosa è il Cyberpunk. Significa che non avete visto l’amine più famoso di tutti i tempi: una delle più rilevanti produzioni Scy-Fi degli ultimi decenni. Un’opera mastodontica, costata un miliardo di Yen, che ha unito – caso unico – le dieci più importanti società di produzione cinematografica giapponese, impegnando circa 1.300 animatori da circa 50 studi di animazione differenti. Una pietra miliare che ha innovato profondamente la tecnica di animazione giapponese, con un massiccio utilizzo della computer grafica e col doppiaggio effettuato direttamente sulle bozze animate, per fare aderire perfettamente il labiale dei personaggi alla voce dei doppiatori. Un film da record, che ha sdoganato definitivamente la cultura animata giapponese nel mercato occidentale. Insomma, significa che non avete mai sentito parlare di AKIRA. Significa che mi toccherebbe scuotere sconsolato la testa. Invece stasera potete rimediare.
«Neo-Tokyo sta per cambiare faccia… Questa città è satura in tutti i sensi, come un frutto troppo maturo.
Ma all’interno stanno crescendo dei nuovi semi.
Non ci resta che aspettare il colpo di vento che farà cadere questo frutto nelle nostre mani. Un colpo di vento chiamato “Akira”!»
AKIRA
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