PASS THE POPCORN / GROSSO GUAIO A CHINATOWN (1986).

1986. Il regista e sceneggiatore John Carpenter, noto quasi esclusivamente come autore horror, fa uscire nei cinema una pellicola molto diversa dai suoi precedenti lavori: un  bizzarro mix di fantastico, azione, avventura e film di arti marziali. Come per tutte le pellicole che di lì a poco diventeranno dei cult-movie, la critica – e anche parte dei fans – lo massacrano: «stupido», «insulso», sono i commenti più diffusi; una prova, insomma, al di là delle reali possibilità del regista. Eppure di lì a poco, grazie al buon vecchio passaparola, il film spopola: si impone come un piccolo classico del genere action; e, grazie alle contaminazioni di genere che lo caratterizzano, diventa una pellicola di riferimento per cinefili e i fumettari impenitenti. Citazioni, battute ad effetto, personaggi e antagonisti memorabili: insomma uno di quei film che si vede e si rivede con piacere, anche solo per il gusto di ripetere le proprie battute preferite con la giusta intonazione. E poi diciamolo in onestà, ragazzi: Jack Burton è l’uomo che tutti noi desidereremmo essere. Da sempre il mio modello indiscusso.

“Jack Burton: Aah, lo sai cosa dice il vecchio Jack Burton, in situazioni come questa?

Tuono: Chi?!

Jack Burton: Jack Burton, qui presente. Il vecchio Jack dice sempre… Basta adesso!“

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