POV // ASTRAL WEEK

12 Settembre, 2015

La nostra sarà un’intervista atipica.
Un’intervista visiva.
Oggi ospite della rubrica Point Of View: Astral Week


Avete presente “Happy” di Pharrell Williams? La canzone che ci ha tormentato per tutta l’estate 2014? Ecco, dimenticatela, perchè la band romana l’ha sconvolta e resa una tempesta perfetta di blues e rock.


•Come sintetizzereste voi stessi, la vostra musica con una foto? Quali sono gli oggetti da cui non vi separereste mai e che riescono a sintetizzare al meglio ciò che rappresentate?

Un vinile che schizza fuori colore da ogni parte!

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• Quali sono i dischi e gli artisti che vi hanno maggiormente influenzato e perché?

– John Lennon – Plastic Ono Band

Quella voce, quegli urli e in generale quell’uomo hanno cambiato il nostro modo di vedere la musica. Se la chitarra di Jimmy Page fornisce l’esempio perfetto di cosa dovrebbe essere un riff, questo disco rende al meglio il concetto di “urgenza artistica”. Lennon ci ha insegnato cosa significa avvertire la necessità fisica di esprimere urgentemente il proprio pensiero.

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Crosby, Stills, Nash & Young – Déjà vu

Uno dei dischi che più ci ha ispirato nell’arrangiamento delle parti corali. Caleidoscopiche e fluide che siano infatti, le melodie delle voci devono incastrarsi ed amalgamarsi in modo scientifico per poter staccare all’ascoltatore il biglietto per un viaggio psichedelico.

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Led zeppelin – Led Zeppelin IV

Tutto parte da qui. Quest’album rappresenta la vera malta che unisce profondamente noi degli Astral Week. I Led Zeppelin ci hanno sempre inculcato il fatto che il rock ‘n roll debba essere sexy, che la stanza della batteria sia uno strumento a sé stante e che le chitarre possano cantare tormentoni più accattivanti della voce.

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Red Hot Chili Peppers – Blood Sugar Sex Magik

Questi quattro scellerati ci hanno dimostrato quanto sia noioso catalogare la musica e quanto sia invece stimolante far incontrare mondi apparentemente troppo distanti. Loro ci sono riusciti tante volte ma con questo disco si sono superati, mettendo insieme una delle ballate rock più popolari della storia ad alcuni dei pezzi crossover più fighi di sempre. Anche i Rage Against The Machine e i Beastie Boys ci hanno convinto e tutti insieme ci hanno fatto capire che avere una sezione ritmica cazzuta è il requisito essenziale per far muovere il culo alla gente.

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Michael Jackson – Dangerous

È inutile nasconderci dietro un dito: se i nostri pezzi sono ben strutturati, le melodie sornione e gli arrangiamenti non lasciano niente al caso è sicuramente perché siamo figli degli ’80 e in parte anche figli suoi. Ascoltare Michael da giovanissimi ha inconsapevolmente dato gusto pop ai nostri pezzi e a noi la voglia di usare stili e strumenti particolari come fossero giocattoli. Anche noi come lui cerchiamo di riuscirci con il massimo dell’eleganza e del groove.

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•A quale film colleghereste la vostra musica? Più nello specifico: vedreste una o più delle vostre canzoni come colonne sonore di qualche film o qualche scena in particolare? Se si, quale?

In fase compositiva, più le armonie prendono forma e più riescono a disegnare paesaggi o situazioni particolari nella nostra mente e alcune di queste immagini affondano sicuramente le loro radici nella nostra cultura cinematografica. È il caso ad esempio di Bye Bye Blues che con la sua atmosfera blues rock filtrata da un sound garage ci ha sempre fatto fantasticare su scenari desertici. Crediamo sarebbe stata perfetta nella colonna sonora di film come Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez, magari suonata dalla band di vampiri messicani sul palco del Titty Twisters, il club per motociclisti in cui nel finale avviene l’inimmaginabile. Ci immaginiamo George Clooney fare il suo ingresso trionfale nel locale ed esclamare: “Bello! Questi sono i locali che mi piacciono.”, dando quindi il via al nostro riff.

Streaming

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•Qual è il vostro rapporto con le altre forme d’arte?

Di solito Ermanno (cantante) e Valerio (chitarra) scrivono poesie che nel migliore dei casi finiscono per alimentare i testi delle nostre canzoni, mentre Federico (chitarra) si cimenta con la sceneggiatura di prototipi di nuove serie tv. In generale siamo tutti dei ghiotti fruitori di cinema e serie tv, soprattutto inglesi e statunitensi. Sarebbe invece un’elegante bugia dire che tra noi si nascondono degli assidui lettori.


•Ci consigliereste un brano a cui siete particolarmente legati da postare come vostra “TRACK OF THE DAY”?

Sicuramente il nostro ultimo singolo Electrifying, perché rappresenta il risultato più recente della nostra ricerca artistica. Questa canzone è un buon esempio della direzione stilistica che abbiamo scelto per il nostro primo album e quindi è un ottimo antipasto del disco che stiamo preparando. Ogni elemento presente in Electrifying tornerà in maniera ricorrente nell’album e finirà per caratterizzare la nostra attuale chiave interpretativa della musica: voci eteree, chitarre potenti e ritmo incalzante. Vi auguriamo un’esperienza d’ascolto “elettrizzante”.


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