Pov // Stefano Filipponi.

Gli oggetti di cui non potrei mai fare a meno sono: cuffie per sentire la mia amata musica, la sacra moleskine sulla quale appuntare le mie idee per nuovi progetti, testi di canzoni e riflessioni varie; un libro speciale; il mio pennarello letraset e la mia piccola Sailor Moon!

 • Quali sono i dischi che ti hanno maggiormente influenzato e perché?

“I Am A Bird Now” di Antony and The Johnsons, perché è stato il mio più importante punto di riferimento artistico, sia per l’interpretazione che per la dolci, e al tempo stesso struggenti,  melodie, ma anche per i testi e le tematiche.

“Visions” di Grimes perché mi ha accompagnato, negli ultimi anni, in tutte le mie “avventure” qui a Milano.

“Live Through This” delle Hole perché “Violet” è uno dei brani più belli mai stati scritti.

• A quale film collegheresti la tua musica?

Mamma Roma di Pasolini è sicuramente il mio film preferito in assoluto, rispecchia pienamente la mia poetica e quello che voglio comunicare con l’arte e con la musica. Sarebbe un sogno poter ideare una colonna sonora per un film del genere.

• Qual è il tuo rapporto con le altre forme d’arte?

Mi sto laureando in Arti Visive alla NABA di Milano. Sono appassionato di arte contemporanea, mi piace anche l’illustrazione e ho lavorato nel mondo della moda come designer.

La mia artista preferita è Miranda July: scrittrice, musicista, regista, insomma un’artista a tutto tondo. Sono estremamente affascinato dai mondi visionari, che soprattutto gli artisti contemporanei riescono a creare attraverso video, installazioni e performance. Appena ho la possibilità, corro in qualche galleria per vedermi delle mostre!

• Ci consiglieresti un brano a cui sei particolarmente legato da postare come tua “TRACK OF THE DAY”?

Yeah Yeah Yaehs – Zero –