Speciale // Soundproof Festival // 3 – 4 Settembre @ Arena Musa, Benevento
2 Settembre, 2016Nella splendida Arena Musa di Benevento andrà in scena una parte della musica elettronica più
bella dello stivale grazie al SOUNDPROOF FESTIVAL.
Per ascoltare ogni gruppo gli organizzatori vi daranno delle indicazioni perché
le sensazioni che susciterà ogni artisti in ogni ascoltatore sarà unica.
Meglio prepararsi prima quindi…
DAY I
18:00 –> aperitivo con “secret band”;
20:30 –> Policrom ;
21:30 –> Yakamoto Kotzuga ;
22:30 –> Landlord ;
00:00 –> Inude ;
01:00 –> Populous ;
DAY II
12:00 –> brunch domenicale con esposizione di oggetti handmade;
18:00 –> aperitivo ;
20:00 –> The Delay In The Universal Loop ;
21:00 –> YOMBE ;
22:00 –> Godblesscomputers ;
23:00 –> Dardust ;
00:30 –> Aucan .
Sabato 3 sett
20:30 // Policrom
I Policrom sono un duo composto da Giuseppe Donatiello e Gianluca Errico. Beneventani, ma da anni di stanza a Roma, nel 2013 hanno autoprodotto l’Ep “Momento” che gli ha dato la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare da tutto lo stivale.
Lo scorso 29 febbraio hanno pubblicato il loro primo disco, “La Vita Degli Altri”, per l’etichetta discografica Morgana. Il disco è impreziosito dalla partecipazione di Marco Bianchi (Cosmo) che ha co-prodotto e mixato l’album. Quello dei Policrom è un cantautorato elettronico raffinato e il titolo del disco riflette il suo carattere nostalgico, a tratti malinconico. I Policrom sono una delle band emergenti più promettenti del panorama indipendente italiano.
21:30 // Yakamoto Kotzuga
Il ragazzo d’oro dell’elettronica italiana!
Il suono delle sue frequenze emanate dai suoi strumenti, circondano l’ascoltatore come l’acqua che circonda l’anima di Venezia.
Testa in movimento, due passi per lasciarsi andare e tutto cambia sul ritmo del prescelto.
“Usually Nowhere” è il suo primo album.
Giacomo Mazzucato ha composto undici brani nati scritti su chitarre ed un computer.
Undici modi possibili per fuggire dal mondo reale.
Percussioni ossessive-compulsive, registrazioni, noise e glitch in accordi complessi su armonie che cambiano il campo sonoro in modo inaspettato.
Lui sarà la sorpresa più grande in questo questo meraviglioso festival.
DON’T SLEEP ON THISSS !
22:30 // Landlord
I Landlord sono Luca Montanari, Lorenzo Amati, Francesca Pianini Mazzucchetti, Gianluca Morelli.
Tra loro c’è molto di più di un semplice suono e sul palco ve ne accorgerete da subito, perché la chimica artistica nella ricerca del suono che loro hanno è devastante. Dal 2012 di anni ne son passati e Rimini non è più la stessa sotto il loro suono. Il nome scelto dalla band evoca un ritorno alle radici, rimanendo allo stesso tempo pieni padroni dell’originalità della propria cifra stilistica.
Hanno superano tutte le fasi di selezione della nona edizione di X Factor, esibendosi in cinque live shows.
Hanno chiuso il 2015 e accolto il nuovo anno sul palco del concerto di Capodanno di Rimini, aprendo il live di Luca Carboni davanti a più di 30 mila persone. Il loro disco è uno dei più raffinati in circolazione, ascoltare per credere!! ovviamente partendo da GET BY.
00:00 // Inude
La scena elettronica salentina, sebbene vanti origini “antiche”, mai come oggi è stata in fermento.
Massimi esponenti di questo movimento sono Populous, Congorock e Jolly Mare.
Ma le nuove leve non mancano ed hanno tutte le potenzialità, in parte già espresse, per dare del filo da torcere ai fratelli maggiori.
I giovanissimi Inude sono il nuovo che avanza e a grandi falcate. Il duo elettronico è nato nel 2014 a Lecce ed è composto da Giacomo Greco (programming/voce/chitarra/synth) e Flavio Paglialunga (voce/percussioni/piano).
Da poco hanno debuttato con “Love Is in The Eyes Of The Animals”, Ep pubblicato da Panorama Musique Records, mixato e masterizzato da Jo Ferliga degli Aucan, ma concepito in un appartamento di Milano e autoprodotto nello studio casalingo dei leccesi. Giacomo e Flavio hanno radici musicali del tutto differenti che riescono a far combaciare alla perfezione, in alcuni brani viene fuori un’anima etno-folk mentre in altri un’elettronica di matrice underground.
Durante i live show si avvalgono del prezioso contributo di Francesco Bove, fonico e musicista, che si occupa di looppare, effettare e fare tutto quello che le sole mani degli Inude sono impossibilitate a compiere.
Il primo singolo estratto dall’Ep, “Man Down”, ha avuto ottimi riscontri ed è stato succeduto da “Hudea”, brano del giorno esaltato da un video a dir poco bello.
Da un verso di “Hudea” è stato tratto il titolo dell’Ep, gli Inude hanno dichiarato di credere fermamente che l’unica vera forma di sentimento puro sia insita nella parte più istintiva ed animalesca dell’uomo e che forse ce ne stiamo dimenticando. Il video del secondo singolo dà voce e rappresenta il terrore di chi fugge ed è stato così descritto dagli stessi Inude:
“Una corsa disperata attraverso l’ennesima barriera,
lontano il più possibile da tutti i muri fisici e mentali.
Un bambino nato e cresciuto in una zona di guerra non sa distinguere il bene dal male,
la macchina fotografica da un’arma.
Gli occhi di Hudea sono gli stessi degli animali in fuga:
inutile chiedere aiuto a chi ha appiccato
il fuoco nel bosco dove abiti per poi recintarlo, abbandonandoti al tuo destino.”
01:00 // Populous
Populous, alias Andrea Mangia, è il big di questa serata. Ha fatto il suo debutto nel mondo della musica con Quipo, album del 2002, per l’etichetta berlinese Morr Music, la stessa dei Lali Puna e Múm. Il lancio discografico non passò inosservato e il salentino attirò molta attenzione su di sé . Attualmente è reduce dal successo di Night Safari, secondo disco pubblicato a distanza di 12 anni e prodotto dalla label Folk Wisdom. Questa sera l’electro-glitch made in Italy vi rapirà grazie ai loop analogici, ai ritmi tribali e la word-music che Populous sa sapientemente fondere.
Domenica 4 settembre
20:00 // The Delay In The Universal Loop
The delay in the universal loop è il progetto del ventunenne Dylan Iuliano.
Ha pubblicato due album: Disarmonia (2013, per Factum Est, Jestrai, in Italia e Dilated Time, Dallas Distortion Music negli USA) e Split Consciousness (Moon Sounds Records per CD/vinile/digitale e Dilated Time/Cemetery sisters per cassetta), uscito lo scorso anno. Sempre in tour fra Europa e America, i suoi suoni minimali, i suoi synth esplosivi sembrano mettere d’accordo tutti: “The Delay In The Universal Loop è il progetto musicale di Dylan Iuliano, ventenne campano che sta spaccando tutto in giro per l’universo. Stavolta ci troviamo di fronte a un lavoro solido e costruito attorno a un’estetica individuale che non ha paura di mostrarsi in ogni suo angolo, e questa sfrontatezza premia perché il risultato è magistrale.” NOISEY/VICE. A febbraio 2015 è stato pubblicato il primo singolo dall’album, “Texan Daylight”, con un video diretto da Logan Owlbeemoth (che ha girato video per Gary Numan, tra gli altri) uscito per la testata Newyorkese CMJ.
21:00 // YOMBE
Li abbiamo già incontrati con un intervista dopo l’uscita del loro bellissimo EP.
Con il nome proveniente da una visita al Mudec per vedere “Africa – La terra degli spiriti” , il duo electro-pop italiano fondato dal musicista e produttore Alfredo Maddaluno e dalla cantante e songwriter Cyen.
Continua alla grande il loro tour estivo e nella splendida location del soundproof ci stupiranno tra suoni e cambi di saturazione con sensazioni mai provate prima. Forse ci faranno sentire anche qualcosa di nuovo? vedremo… DON’T SLEEP ON THIS!
22:00 // Godblesscomputers
“Plush Safe he Think“. Citazione da Basquiat; ma anche il titolo del bellissimo disco di Lorenzo Nada o Godblesscomputers, da Ravenna, Italia. A Bologna, dove vive e compone. Passando per Berlino, dove ha vissuto e fatto esperienza. “Plush Safe he Think”: “pensa solo se sta comodo, lui“. Questa la sottile accusa di Basquiat, che Lorenzo riscriveva sui muri, durante gli anni della formazione, gli anni dell’hip hop, prima dell’elttronica, prima di scoprire che “Iddio benedice i computers”. “Pensa solo se sta comodo”: la denuncia dell’arte elaborata nei salotti, in condizione di agio economico e psicofisico; lontano dalla strada, dalla sofferenza, dagli squilibri dell’uomo. Lontana dagli equilibri della natura, dai suoni della vita, dalla sua armonia, ritmata nello scorrere lento e inesorabile dei giorni, degli anni, dei momenti e dei ricordi. Vicini anche quando lontani. Vicini quando si sta scomodi. Closer.
Per questo Lorenzo si mette in marcia: l’abitudine di girare con registratore e telecamera mica l’ha persa. Nasce così il suo suono raffinato: arrangiamenti elettronici ricercati e sample “organici”. Roba scelta di prima mano, registrata in giro o in casa. “La mia musica è elettronica umana cerco di distanziarmi dal sound sintetico delle macchine manipolando suoni ambientali: mi piace registrare il suono della natura, dei boschi, così come i suoni di casa mia”. Organica e umana. Familiare e a un tempo eterea, divina. Come una benedizione divina.
23:00 // Dardust
Il suono di piano inserito nei ghiacci e nell’inferno della musica elettronica contemporaneamente
Dario Faini è un pianista e compositore che, durante la scrittura di un brano parte dalla scrittura di temi minimalisti per poi finire nell’assurdo!!! Impreziosisce la linea creata con la tessitura di soundscape creati dal trio d’archi di Carmelo Emanuele Patti, Simone Sitta e Simone Giorgini e con l’animo più spregiudicatamente elettronico del producer e polistrumentista Vanni Casagrande. Quest’armonia sonora è presentata attraverso una trilogia discografica è “7” è il primo capitolo: 7 brani strumentali scritti in 7 giorni e prodotti in 7 mesi, per l’etichetta torinese INRI, in collaborazione con la Universal Music Publishing Ricordi. Il brano “Sunset on M.”, primo singolo estratto, con il video firmato da Tiziano Russo, girato a Roma e con un tributo al film di Nicolas Roeg “L’uomo che cadde sulla Terra”.
AH! l’organizzazione metterà a disposizione delle tute spaziali da utilizzare durante il suo live…
AVVISO AI NAVIGANTI: leggere attentamente le istruzioni per il corretto funzionamento
00:30 // Aucan
Brescia 2007…
È dal 2007 che
Jo Ferliga – voce, chitarra elettrica, sintetizzatore, tastiere, campionatore
Francesco D’Abbraccio – sintetizzatore, chitarra elettrica, effetti musicali
Dario Dassenno – batteria
Hanno spaccato in due la scena italiana.
Nel 2015 con l’etichetta londinese Kowloon, hanno pubblicato “Stelle Fisse” che hanno portato in giro per l’Italia ma anche in Francia.
Il disco, preceduto dal singolo “Disto” , finisce in “Noise Of The Week” sul Sunday Times.
Il loro set elettroacustico si basa sull’utilizzo di drum machines, synth modulare, campionatori, voce effettata, basso, chitarra e loop di elementi acustici.
Dal vivo travolgono ed attirano a se tutto quello che si avvicina a loro come un buco nero per viaggiare in un altra dimensione. Forse parallela o forse no… noi di #anhw non vediamo l’ora di scoprirli per poi mandare un report al cosmologo, fisico, matematico e astrofisico più importante della nostra era: Stephen Hawking.
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