Speciale // TRICARE – Il festival del perditempo – II edizione (19/20 ago/16)

17 Agosto, 2016

Il 19 e 20 Agosto 2016 la Piazzetta degli Artisti (Piazza Garibaldi) di Atripalda (AV) ospiterà la seconda edizione del Tricare – festival del perditempo organizzato dai ragazzi de “Il Forum dei Giovani di Atripalda”.

“Tricare rappresenta l’indugio, l’attardarsi, il termine perfetto per descrivere la manifestazione ove chiunque potrà ritrovare il piacere di cincischiare.”

Musica, giochi e degustazioni la faranno da padrone. Noi di A New Hope Webzine vi introduciamo i gruppi che animeranno queste due serate all’insegna del divertimento!

COMA BERENICES

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Dai primi mesi del 2015, Daniela Capalbo e Antonella Bianco hanno scelto di intraprendere un pezzo di strada insieme. Il duo partenopeo, dopo un anno ricco di live in giro tra Campania e Lazio, in formazione duo e trio con Fabio Caliento alla batteria, sono support band di Paolo Benvegnù, Comeneci, Platonick Dive, Dardust, Grimoon. Ora, all’esordio discografico con l’EP Delight, intrecciano fitte trame elettroacustiche, fondendo temi epici (la leggenda greca relativa alla chioma della regina Berenice) e suggestivi paesaggi sonori. Il suono di “una piccola costellazione visibile nelle notti primaverili o estive quando il cielo non è inquinato”.


POLICROM

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Policrom sono un duo composto da Giuseppe Donatiello e Gianluca Errico. Beneventani, ma da anni di stanza a Roma, nel 2013 hanno autoprodotto l’Ep “Momento” che gli ha dato la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare da tutto lo stivale.
Lo scorso 29 febbraio hanno pubblicato il loro primo disco, “La Vita Degli Altri”, per l’etichetta discografica Morgana. Il disco è impreziosito dalla partecipazione di Marco Bianchi (Cosmo) che ha co-prodotto e mixato l’album. Quello dei Policrom è un cantautorato elettronico raffinato e il titolo del disco riflette il suo carattere nostalgico, a tratti malinconico. I Policrom sono una delle band emergenti più promettenti del panorama indipendente italiano.


THE EXPLODES DUO

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Preparatevi a farvi scoppiare il petto con la potenza dello show del duo made in irpinia formato da Gabriele Troisi e Daniele Carullo: noi li conosciamo bene e possiamo già garantire per loro.
Dopo un 2014 ricco di soddisfazioni che li ha visti vincitori del concorso Ti Facciamo L’EP, indetto dalla rivista Rolling Stone Italia e da Dr Martens Italy, sono ora impegnati nella promozione del loro primo lavoro in studio. Una infinità di date in giro per il sud Italia e non solo, culminate con la magnifica serata in apertura de I Ministri dello scorso 1° aprile e la ancor più recente pubblicazione dei video di due dei loro pezzi più conosciuti: “Sparala Grossa” e la “Giacca di Carmen”. La formazione è essenziale: chitarra e batteria, l’ispirazione è chiara: White Stripes e The Black Keys, il suond è un misto di blues e rock and roll allo stato puro. BOOM!


IL CIELO DI BAGDAD

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Il Cielo di Bagdad è una band campana nata nel 2005. Nicholas Mottola Jacobsen, Luca Buscema e Giovanni Costanzo nel 2006 pubblicano “Manca solo la Neve”, primo Ep, accolto con grande interesse. Nel 2008 viene rilasciato “Export for Malinconique” che attesta la formazione casertana tra le più interessanti del panorama post-rock strumentale; l’album, distribuito in tutto il globo, ha venduto più di 1000 copie.
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ed Enrico Falbo si sono aggiunti al gruppo nel 2009 e nello stesso anno Il Cielo di Bagdad vince il premio “miglior live” al MEI di Faenza. L’anno seguente l’organico dei casertani si allarga ancora una volta grazie all’ingresso nel gruppo di Angelo Albano e Fausto Tarantino.
Il 2011 il singolo “Lalalala” anticipa l’uscita dell’album “Unhappy the land where heroes are needed or lalala, ok” che vanta la collaborazione con Neverlab. Il video del singolo, prodotto dalla stessa band  che si è avvalsa della regia di Giacomo Triglia, viene inserito nella rotazione “MTv New Generation” e trasmesso in Italia, Spagna, Gran Bretagna, Korea, Francia e Brasile.
Il Cielo di Bagdad, con centinaia di concerti all’attivo in tutta la penisola e le partecipazioni ai più importanti festival indipendenti italiani, ha condiviso il palco con le migliori band nostrane.
A dieci anni dall’esordio sono tornati con una nuova formazione ed un nuovo album, “No Bad Days”, con cui la band decide di ricostruire la propria ossatura e seguire nuove rotte.
Il disco è stato concepito durante una vacanza a Marrakech, ma ha preso vita durante  diversi soggiorni tra New York e Berlino, per poi crescere a Napoli. Gli undici brani spaziano molto tra i generi, differenziandosi in maniera evidente. Il disco naviga in direzione international-pop a tratti sfumato dall’ambient e dal post-rock.


 


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