Track Of The Day // I Sing In Silence (2016)
8 Aprile, 2016Il 4 Aprile, a distanza di due anni dall’ultima pubblicazione, tornano i Goat con I Sing In Silence. Il singolo verrà rilasciato ufficialmente il 27 Maggio per la Rocket Recordings e comprenderà la b-side The Shake Of Addis Ababa.
I Goat sono una della band, che dagli anni Dieci in poi, ha avuto il merito di riportare in auge la psichedelia; non che fosse stata dimenticata, ma prima dell’avvento della nuova ondata lisergica di inizio millennio sia le case discografiche che il grande pubblico avevano perso interesse per un genere che si credeva avesse già detto tutto quello che c’era da dire e quindi considerato al capolinea.
Gli svedesi sono riusciti a dare nuova vita alla musica psichedelica attraverso l’ibridazione di questa con la world music e l’afro-beat. Il collettivo originario di Korpilombolo , un borgo di 600 anime all’estremo nord della Svezia, si è formato nel 2011 e sin dagli albori è da sempre stato avvolto da un inaccessibile alone di mistero. Si narra che gli abitanti della regione di provenienza dei Goat, in tempi antichi, furono iniziati alle arti esoteriche da una maga in peregrinazione, tramite l’uso di indecifrabili codici contenuti in un libro la cui compilazione si perde nella notte dei tempi.
Dopo il passaggio della maga i riti che questa portò si radicarono nelle consuetudini e credenze locali sino alla venuta dei crociati che misero al rogo gli eretici e i testi sacri che veneravano. I Goat hanno preso la palla al balzo e rifacendosi alle pratiche divinatorie degli antenati hanno mutuato da questi sia il simbolismo che l’estetica, in primis il vessillo della capra. Le notizie circa la band sono poche; ci è dato sapere solo che i tre membri originari hanno iniziato a suonare insieme da bambini, a questi durante i live si aggregano altri quattro musicisti provenienti da Gothenburg e tutti e sette mantengono l’anonimato indossando costumi e maschere folkloristici.
La psichedelia dei Goat raccoglie innumerevoli influenze tanto da farle assumere frequentemente fattezze inaspettate. Fulcro della musica degli svedesi sono il rock e il funk, ma a questi si combina la musica etnica di matrice esotica, distante anni luce, per atmosfere e sapori, dalla tradizione scandinava. Questa mescolanza genera l’inconfondibile sound ipnotico, mistico, ripetitivo e consacrato al viaggio dei Goat. La band ha all’attivo due album: World Music, del 2012, pietra angolare dell’afro-beat moderno e Commune, del 2014, che prosegue alla grande il cammino intrapreso dagli svedesi con il primo disco.
Che il culto di Cernunnos abbia inizio.
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