TRACK(S) OF THE DAY / SO ’60 LOOK ALIKE: UK CALLS USA!

2 Dicembre, 2015

’60: anni fondamentali per il rock ‘n’ roll. Seminali. Sperimentali. Insuperati.

Anni di trasformazione. Mutazione. Scoperta.

Un suono insperato, insuperato; ancora oggi continuamente ripreso e rielaborato.

Riscoperto in chiave moderna su entrambe le sponde del Regno del Rock: UK calls USA.

UK

The Wytches – Digsaw (2014)

Eccoli qua, dritti dritti da Brighton. Tre teste matte, gonfie di droga, capaci di suonare un incredibile mix di garage rock, surf e psichedelia. Ascoltare per credere.


Temples – Colours to Life (2014)

Kettering. 130 km (81 miglia) da Londra. 80.000 anime o poco più. È da qui che vengono i quattro membri dei Temples: suono popular – nel senso originario e Sixties del termine-, armonie barocche, sperimentazione e tanta, tanta capacità compositiva Beatlesque. Volete qualcos’altro?


USA

Outrageous Cherry – Love and Other Eletrical Storms (2014)

Detroit è sempre Detroit. Dai ’50 in poi, ci è passato quasi ogni fermento musicale, in pratica. Quindi, potevamo farci mancare degli orgogliosi figli della Motor City? Eccoli qua: ex hippie cinquantenni con solide radici garage-psichedeliche. Outrageous Cherry, si fanno chiamare. Provateli, e non ne farete più a meno.


The Growlers – Chinese Fountain (2015)

Si autodefiniscono ″Beach Goth″. Orgogliosamente West Coast: Costa Mesa, Orange County. Tradizione surf, venature psichedeliche californiane, un pizzico di cupezza mistica alla Charlie Manson, riff di chitarra funky e groove dance. Quando il falò sulla spiaggia inizia ad assomigliare a un rave party.


BONUS TRACK

Sycamore Age – At the Biggest Tree

Per concludere – e ricordarvi l’inizio del Rainy Days, dal 4 all’11 dicembre ad Avellino – vi salutiamo con una band italianissima: sperimentale, psichedelica, elaborata. Loro sono i Sycamore Age, da Arezzo. Ve ne abbiamo già parlato: insieme ai Weird Black, daranno il via alla rassegna. Che fate, li perdete?



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