WHAT’S IN MY SOUL // Linea 77
28 Maggio, 2015Abbiamo scambiato quattro battute, un po’ di settimane fa, con Nitto dei Linea 77, prima del concerto al Meet di Atripalda. Eccovene una fedele cronaca. Secondo il nostro stile, ovviamente.
Records:
«Tre dischi che identificano i Linea? Penso che quelli che possano metterci tutti d’accordo siano: il primo lavoro dei RAGE AGAINST THE MACHINE, THE SHAPE OF PUNK TO COME dei REFUSED e l’omonimo dei KVELERTAK, una band pazza norvegese, che canta in norvegese e fa della musica incredibile!».
Movies:
«La musica dei Linea nella scena di un film? Qualcosa di movimentato: come una rapina in banca. L’assalto della banda dei “presidenti” in POINT BREAK, ad esempio. O quella del Joker ne IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO».
Comics:
«Influenze da altre forme d’arte? Beh, per il fumetto dico HIGHWAY TO HELL. Pubblicato da Panini, su concept di Boosta dei Subsonica, sviluppato dal collettivo di autori noto come ITALIAN JOB, formato da autori come Caselli e disegnatori come Burchielli e Mattina, che da tempo lavorano su importanti testate Marvel. Ma anche ZEROCALCARE, perchè no? Lo conosco poco personalmente, ma come lui anche noi non siamo troppo seriosi. Prendersi troppo sul serio è un modo per vivere male le esperienze e non riuscire a reggere troppo certe pressioni. Possiede, insomma, una componente ironica e autocritica che è presente da sempre anche nei Linea».
Art:
«Come pittori penserei a Keith Haring: spezzato ma armonioso allo stesso tempo. Come noi. Poi ci sono tutta una serie di artisti di Torino di cui ci piace molto il lavoro e che ci piace far conoscere, come Max Petrone: gente che fa pittura da una vita, ma sempre in nuove forme».
Street ART :
«Poi siamo legati a doppio filo con diversi street-artist: penso ai Truly Design o a Pixel Punch. Persone che abbiamo conosciuto di persona e con cui ci siamo ritrovati su molte cose».
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